I digestori sono dispositivi utilizzati per la decomposizione della materia organica attraverso processi biologici, chimici e fisici. Questi processi avvengono principalmente in assenza di ossigeno (anaerobiosi) e portano alla produzione di biogas, una miscela di metano e anidride carbonica, utilizzata come fonte di energia rinnovabile. I digestori sono ampiamente impiegati in impianti di trattamento dei rifiuti, centrali di biogas, industrie agricole e stabilimenti di depurazione delle acque reflue.
Visto l’uso, è chiaro che l’interno di un digestore presenta condizioni particolarmente aggressive che possono influenzarne la durata nonché l’efficienza operativa. Tra le principali problematiche in termini di resistenza troviamo la corrosione chimica, l’impermeabilità, le variazioni termiche e la pressione interna.
I digestori sono continuamente esposti a sostanze corrosive come acidi organici, anidride carbonica e idrogeno solforato. Questi elementi possono attaccare le superfici interne, indebolendole gradualmente. Gli stessi acidi prodotti dai processi di fermentazione corrodono il calcestruzzo o il metallo, riducendone l’integrità strutturale.
La presenza di particelle solide nei fluidi, come residui agricoli o fanghi, è abrasiva per i rivestimenti. Col passare del tempo, questo deterioramento può richiedere costose riparazioni o addirittura la sostituzione di parti del digestore.
I digestori devono mantenere temperature costanti per garantire il corretto funzionamento dei processi biologici. Le fluttuazioni di temperatura, comunque inevitabili, possono causare dilatazioni e contrazioni dei materiali, portando a microfessurazioni. In particolare l’acciaio e il calcestruzzo, i materiali più comunemente usati per la costruzione dei digestori, risentono di questi sbalzi termici.
L’accumulo di gas all’interno dei silos comporta pressioni elevate che mettono a dura prova le strutture. Se non progettati o mantenuti correttamente, questi contenitori possono subire danni strutturali o, nei casi peggiori, cedimenti.
Ecco quindi perché è fondamentale applicare trattamenti protettivi e impermeabilizzanti in grado di assicurare protezione nel lungo periodo e la sicurezza operativa degli impianti; basti considerare che un fenomeno come la corrosione può portare a perdite di gas e, nel peggiore dei casi, all’esplosione.
Grazie ai rivestimenti impermeabilizzanti MPM non solo estendi in questo modo la vita utile dei digestori, ma implementi l’efficienza energetica. Come? Riducendo le perdite di calore e massimizzando la produzione di biogas. Di conseguenza ne guadagna anche la sostenibilità ambientale: un digestore efficiente minimizza la produzione di scarti e al tempo stesso massimizza il recupero di energia dai rifiuti organici. Inoltre i trattamenti protettivi riducono la necessità di riparazioni frequenti e contribuiscono all’adozione di un approccio ecocompatibile, riducendo al contempo l’uso di materiali e risorse per la manutenzione strutturale più complessa.
Con MPM tutto questo è possibile. Abbiamo formulato speciali resine epossidiche e poliuretaniche in grado di porre rimedio ai principali problemi del settore dovuti all’uso di materiali tradizionali, sistemi incompleti o tecniche di posa complesse. Coniughiamo praticità, durabilità, sostenibilità e sicurezza in un’unica soluzione progettata su misura per te.
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