Pavimenti in resina Duroglass con classificazione al fuoco Bfl-s1
Le pavimentazioni in resina, utilizzate sia in ambito industriale che civile, possono essere esposte al rischio di incendio a causa di diversi fattori, soprattutto in assenza di una valida classificazione al fuoco. Tra i principali fattori di rischio, vi è la presenza di materiali infiammabili come solventi, oli e prodotti chimici, che, se in contatto con fonti di calore o scintille, possono facilmente prendere fuoco. Un ulteriore rischio è rappresentato dall’accumulo di polvere o detriti infiammabili, frequente in ambienti industriali a causa di processi produttivi, traffico intenso di mezzi e movimentazione di grandi carichi.
Anche l’utilizzo di attrezzature elettriche non adeguatamente mantenute o difettose può generare cortocircuiti o scintille, amplificando il rischio di incendio, soprattutto in presenza di materiali infiammabili. Inoltre, la mancanza di sistemi di ventilazione efficienti può portare all’accumulo di vapori infiammabili, e l’assenza di estintori o di piani di emergenza ben definiti può ritardare l’intervento, aggravando i danni e aumentando i pericoli per le persone, le strutture e l’ambiente. In altre parole, senza misure di sicurezza appropriate e comportamenti adeguati, una piccola scintilla può trasformarsi in un disastro.
La classificazione al fuoco è quindi un elemento cruciale per valutare il comportamento dei materiali da costruzione in caso di incendio. Due aspetti fondamentali sono:
1. Reazione al fuoco: valuta come un materiale risponde all’esposizione alle fiamme, ad esempio quanto facilmente prende fuoco, la quantità di calore emesso e la sua capacità di propagare le fiamme.
2. Resistenza al fuoco: misura la capacità di un materiale o di una struttura di mantenere le sue proprietà fisiche e meccaniche durante un incendio, evitando il crollo o la perdita di funzionalità.
Questa classificazione è particolarmente rilevante per materiali come le resine utilizzate in pavimentazioni e sistemi impermeabilizzanti, poiché, se non adeguatamente trattati, possono facilitare la propagazione delle fiamme. Oltre all’infiammabilità, la classificazione al fuoco prende in esame anche la produzione di fumo, il gocciolamento di particelle incandescenti e l’emissione di sostanze tossiche.
I test per determinare la classificazione al fuoco sono regolamentati da normative europee e internazionali, come la EN 13501-1 e la ISO 11925-2, che stabiliscono le cosiddette “classi di reazione al fuoco”, simulando condizioni realistiche di incendio.
Norma EN 13501-1
La EN 13501-1 è la norma europea di riferimento che stabilisce la classificazione al fuoco dei materiali da costruzione e dei prodotti finiti, inclusi pavimenti e rivestimenti impermeabilizzanti. La norma suddivide i materiali in Euroclassi, che vanno da A1 a F, a seconda del loro comportamento al fuoco:
- Classi A1 ed A2: per materiali incombustibili, come cemento e acciaio, che non contribuiscono alla propagazione delle fiamme.
- Classi B, C e D: per materiali combustibili con un diverso grado di reazione al fuoco. Le resine utilizzate per pavimenti e impermeabilizzazioni rientrano spesso nelle classi C o D, a seconda della formulazione e dei trattamenti ignifughi applicati.
- Classi E e F: per materiali facilmente infiammabili, che propagano rapidamente le fiamme.
Oltre a questa classificazione a fuoco principale, la norma include anche criteri accessori che valutano altri comportamenti del materiale durante un incendio:
– Produzione di fumi (s): questo parametro valuta la quantità di fumo prodotta durante la combustione. Le sottoclassi vanno da s1 (bassa produzione di fumo) a s3 (elevata produzione di fumo).
– Gocciolamento di particelle incandescenti (d): misura il comportamento del materiale durante l’incendio in termini di gocciolamento. Le classi vanno da d0 (assenza di gocciolamento) a d2 (gocciolamento consistente).
Norma ISO 11925-2
La ISO 11925-2 definisce i requisiti per il test di accensione dei materiali da costruzione esposti a una fiamma singola. Questo test è uno dei metodi utilizzati per determinare la classificazione al fuoco secondo la EN 13501-1. Consiste nell’esporre un piccolo campione di materiale a una fiamma per 15 o 30 secondi, valutando i seguenti parametri:
- Propagazione delle fiamme: questa classificazione al fuoco valuta la rapidità con cui il fuoco si diffonde.
- Autoestinguenza: misura la capacità del materiale di estinguersi autonomamente dopo la rimozione della fiamma.
- Produzione di fumi e gas: controlla la quantità e la tossicità dei fumi emessi.
Le certificazioni di reazione al fuoco sono rilasciate da laboratori accreditati e organismi notificati riconosciuti a livello nazionale e internazionale. In Italia, il Ministero dell’Interno approva e riconosce le certificazioni per i materiali da costruzione utilizzati in edifici pubblici, industriali e residenziali.
Normative e obbligatorietà della classificazione al fuoco
In Europa, la classificazione al fuoco dei materiali da costruzione è regolata dal Regolamento Prodotti da Costruzione (CPR) n. 305/2011, che stabilisce che i prodotti da costruzione, come pavimentazioni e rivestimenti in resina, devono essere classificati in base alla loro reazione al fuoco prima di poter essere immessi sul mercato. La marcatura CE è obbligatoria per garantire che tali prodotti rispettino le normative di sicurezza europee.
L’assenza di una corretta classificazione al fuoco non solo limita la commercializzazione dei prodotti, ma mette a rischio la sicurezza delle persone, delle strutture e dell’ambiente, minando inoltre la fiducia dei clienti verso il produttore.
Duroglass, i pavimenti in resina con classificazione al fuoco Bfl-s1 di MPM
Tra le principali garanzie offerte dai pavimenti in resina MPM spicca la classificazione al fuoco Bfl-s1, che certifica pavimentazioni sicure e ultraresistenti per rispondere alle esigenze sia dell’edilizia civile che di quella industriale e infrastrutturale. La speciale linea Duroglass comprende sistemi a base di resine epossidiche e poliuretaniche progettati per ambienti con requisiti avanzati, come l’industria alimentare, chimico-farmaceutica, meccanica, elettronica e manifatturiera, oltre che per l’edilizia civile, commerciale e sportiva.
Questi pavimenti sono estremamente resistenti e duraturi, con caratteristiche antibatteriche, antiusura e antiscivolo, offrendo un’ulteriore sicurezza: sono autoestinguenti, limitando la propagazione delle fiamme e garantendo così il massimo della qualità e sicurezza in ambienti ad alto rischio e alta responsabilità. MPM mette al primo posto la sicurezza delle persone e la protezione dell’ambiente, proponendo soluzioni pratiche, efficaci e sostenibili per pavimenti certificati e performanti, con con classificazione al fuoco Bfl-s1.
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